Training per “soci
attivi” all’AAI
Serata di
osservazione del 5 ottobre 2014
L’AAI
sta organizzando, su richiesta, di alcuni soci neofiti interessati a costituire
un nuovo “gruppo attivo”, incontri finalizzati a comprendere come utilizzare l’osservatorio
e i suoi strumenti in modo autonomo. In questo contesto, nella serata del 5
ottobre, si è tenuta una serata riservata ai soli soci in cui ci siamo dedicati
all’osservazione, ma anche all’utilizzo degli strumenti.
Sono
stati presenti diversi soci e alcuni ospiti e l’oggetto di osservazione della
serata era costituito essenzialmente dalla Luna, forse il miglior oggetto
esplorabile a distanza dalla Terra.
Inizialmente
è stato organizzato da Luca un confronto fra diversi strumenti di osservazione:
nello specifico un telescopio manuale di dimensioni ridotte, in dotazione
all’osservatorio, e il telescopio principale. Abbiamo cercato di puntare il
telescopio manuale verso la stella polare per cominciare l’osservazione
metodica, su suggerimento di Luca, che però ha lasciato libera scelta sulla
modalità di puntamento: in questo modo abbiamo potuto metterci alla prova su
come risolvere un piccolo problema di puntamento. A questo punto abbiamo
direttamente rivolto la nostra attenzione alla Luna, utilizzando il cercatore
montato sul telescopio per migliorare la precisione dell’osservazione. Abbiamo
iniziato ad osservare la superficie lunare, quasi in fase di luna piena,
aprendo un dibattito su alcuni crateri di cui non si è compresa subito
l’identità. Per fare ciò, siamo ricorsi alla mappa della Luna, presente in
osservatorio, elaborando alcune ipotesi.
Nel
frattempo siamo passati al telescopio interno, con specchio secondario montato
per la modalità di osservazione Cassegrain. Abbiamo utilizzato anche il
telescopio guida per poter identificare più facilmente una certa zona di
osservazione. Ci è stato spiegato come sia necessario partire sempre da oculari
a grande campo e a basso ingrandimento nell’osservazione, dal momento che, in
questo modo, è possibile identificare meglio l’oggetto, o la parte
dell’oggetto, a cui si è interessati. Nel puntare il telescopio, non siamo
ricorsi all’inserimento delle coordinate di declinazione e ascensione retta
bensì abbiamo mosso direttamente il telescopio “con meno precisione” vista la
facilità insita nell’individuare l’oggetto in osservazione (la Luna). Tuttavia
è stata ribadita l’importanza di prestare attenzione nel momento in cui si
cambia la declinazione poiché, a causa del peso dello strumento, il movimento
di inerzia può causare gravi danni alla strumentazione. Proprio per questo
motivo è molto spesso consigliabile essere almeno in due nelle operazioni di
puntamento con il telescopio principale, di modo che uno dei presenti possa
muovere il telescopio mentre l’altro si assume l’incarico di bloccare e
sbloccare la leva del movimento in
declinazione.
Inoltre
Luca ci ha presentato alcuni video e immagini relative alla Luna e alle diverse
missioni spaziali nella sala principale al piano terra. Ci siamo soffermati
sulla spiegazione del fenomeno delle librazioni lunari, delucidazione che è
stata particolarmente interessante, a mio avviso ben più interessante e
chiarificatrice di quanto non lo sia stata la lezione sulle librazioni lunari
al Liceo, quindi i miei personali complimenti a Luca per la sua spiegazione.
Sostanzialmente si tratta di un fenomeno che deriva dai movimenti della Luna
attorno alla Terra e dai moti di rotazione e rivoluzione della Terra: la
compresenza di tutti questi moti genera l’effetto della librazioni lunari. Ma
in questa sede non dirò di più: l’argomento potrebbe anche diventare oggetto di
un nuovo articolo di divulgazione, perché no…
I
soci AAI che volessero partecipare a queste iniziative sono invitati a comunicarlo
al Consiglio Direttivo utilizzando i consueti recapiti.
Arrivederci
alla prossima.
Simone Borsari
Socio AAI
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