La divulgazione scientifica: piacere e necessità
Evento più unico che raro quello che si è tenuto ad Imola la
sera del 26 maggio 2015, nella suggestiva cornice dell’ottocentesco Teatro Comunale
“Ebe Stignani”.
L’Associazione Astrofili Imolesi e l’Assessorato alla
Cultura di Imola hanno colto al volo, mettendo in piedi un’organizzazione in
tempi da record, l’occasione di ospitare Paolo
Attivissimo, popolare giornalista e blogger, e Luigi Pizzimenti, esperto di missioni spaziali e accreditato presso
ESA e NASA, eccezionali accompagnatori dell’ospite d’onore: un frammento di
roccia basaltica (ovviamente collocato all'interno di un apposito sistema di protezione) proveniente direttamente dal nostro satellite naturale, la
Luna, recuperato in occasione della missione Apollo 17, l’ultima missione
avvenuta sulla Luna con equipaggio umano.
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Il frammento di roccia lunare (poco sopra il centro dell'immagine) posto all'interno della teca di protezione. |
Nel corso della conferenza-spettacolo, che ha raccolto oltre
300 persone al Teatro “Ebe Stignani”, i due esperti ci hanno reso partecipi di
alcuni dei segreti e delle difficoltà che si celano dietro alle missioni
spaziali, nello specifico alla missione Apollo 17, ma anche dei retroscena del
loro esclusivo viaggio alla NASA per recuperare il frammento di roccia lunare da
esporre in occasione del tour didattico. Attraverso una presentazione
accattivante e ben preparata, ci hanno illustrato le diverse fasi della
missione, le molte difficoltà, ma anche le gioie e le soddisfazioni dell’ultimo
equipaggio che è sbarcato sulla Luna, che includeva il geologo Harrison Schmitt,
colui che ha raccolto anche il frammento
di Luna che abbiamo visto esposto.
Qual è il significato di questo evento? Quali ragioni hanno
spinto questi due divulgatori ad impegnarsi in un intenso tour in Italia, per
portare il frammento lunare di città in città?
“Sarebbe stato più
facile esporlo in un museo e dire a tutti gli italiani - venite a vederlo… - Invece abbiamo scelto di portare questo
reperto e i tanti contenuti che lo accompagnano, direttamente tra le persone.
Questo è Ti porto la Luna”. Queste le semplici parole di Luigi Pizzimenti,
tra le altre cose anche curatore della sezione aerospaziale del Museo del Volo
“Volandia” di Malpensa, che ci fanno meglio comprendere l’essenza stessa di
questa iniziativa: il desiderio di divulgazione scientifica, di rendere
partecipi le persone “comuni” di eventi che accadono molto lontano da loro, ma
al contempo molto vicino: eventi che, senza che ce ne rendiamo conto,
arricchiscono l’intera umanità di nuove conoscenze, nuove scoperte, nuove tecnologie.
Proprio la divulgazione diventa strumento essenziale per portare almeno una
piccola parte di queste conoscenze anche a coloro i quali, altrimenti, non ne
avrebbero accesso.
Analizzando le
fasi della missione, gli aspetti tecnici ad essa connessi e i contributi di
ciascun membro dell’equipaggio, Paolo Attivissimo, autore del libro “Luna? Sì,
ci siamo andati”, ha preso in considerazione anche il modo in cui le persone
guardano alle missioni spaziali, le informazioni che ne ricavano, e, nello
specifico, al modo in cui si mettono in dubbio determinate tappe raggiunte
dall'umanità, come gli stessi sbarchi lunari.
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Paolo Attivissimo e Luigi Pizzimenti subito dopo la consegna del campione lunare. |
“Se riesco a sminuire
queste imprese, mi sento meno piccolo”. È questa, secondo il giornalista,
una delle motivazioni alla base della scarsa considerazione, o addirittura
diffidenza, che molti riservano alle missioni spaziali. Se le informazioni sul
reale svolgimento dei fatti fossero più accessibili e comprensibili, se il
sapere scientifico fosse maggiormente diffuso e si conoscessero i molti frutti
che ne derivano, forse le reazioni sarebbero diverse… qui si cela il
fondamentale ruolo della divulgazione scientifica, strumento vitale per
combattere una vastissima disinformazione.
E anche questo, fra gli altri, è uno degli obiettivi che
l’Associazione Astrofili Imolesi da sempre si pone: cercare di offrire alle
persone stimoli e informazioni per spingerli a conoscere di più su ciò che le
circonda.
È stata un’organizzazione “lampo” quella che ha portato al
concretizzarsi dell’evento “Ti porto la Luna”, una corsa contro il tempo,
affrontata con la volontà di far vivere ai cittadini di Imola un’esperienza
fuori dal comune. Gli sforzi sono stati ripagati da un successo che ha superato
le nostre aspettative. Vedere il Teatro riempirsi a poco a poco è stato
emozionante. Persone di tutte le età, alcune provenienti anche da territori
limitrofi, hanno sfidato una serata di pioggia battente per venire ad ammirare
dal vero un piccolo pezzo di Luna e per ascoltarne la storia. Un esito positivo
che fa riflettere sul fatto che, nonostante i tanti impegni quotidiani e la
mancanza di tempo, molte persone accolgano con entusiasmo queste occasioni di
approfondimento, a riprova del fatto che anche l’azione e le iniziative
organizzate da una piccola Associazione come la nostra sono in grado di
regalare intense emozioni, di far vivere esperienze fuori dall'ordinario.
Questa consapevolezza, ci rende, come soci, ancora più consci di ciò che possiamo
fare; approfondire con metodo una nostra passione per offrire a noi stessi e
agli altri stimoli e informazioni, rispondendo al bisogno di conoscere e di
imparare che, in fondo nessun essere umano dimentica mai del tutto. Una
necessità che può essere “sfamata” proprio con iniziative ed eventi che, anche
solo per una sera, fanno avvicinare anche la persona più semplice alle
meraviglie del cielo, all'esplorazione dello spazio e alla sua affascinante storia.
Simone Borsari
Socio AAI