domenica 9 agosto 2015

La divulgazione scientifica: piacere e necessità

Evento più unico che raro quello che si è tenuto ad Imola la sera del 26 maggio 2015, nella suggestiva cornice dell’ottocentesco Teatro Comunale “Ebe Stignani”.

L’Associazione Astrofili Imolesi e l’Assessorato alla Cultura di Imola hanno colto al volo, mettendo in piedi un’organizzazione in tempi da record, l’occasione di ospitare Paolo Attivissimo, popolare giornalista e blogger, e Luigi Pizzimenti, esperto di missioni spaziali e accreditato presso ESA e NASA, eccezionali accompagnatori dell’ospite d’onore: un frammento di roccia basaltica (ovviamente collocato all'interno di un apposito sistema di protezione) proveniente direttamente dal nostro satellite naturale, la Luna, recuperato in occasione della missione Apollo 17, l’ultima missione avvenuta sulla Luna con equipaggio umano.

Il frammento di roccia lunare (poco sopra il centro
dell'immagine) posto all'interno della teca di protezione.
Nel corso della conferenza-spettacolo, che ha raccolto oltre 300 persone al Teatro “Ebe Stignani”, i due esperti ci hanno reso partecipi di alcuni dei segreti e delle difficoltà che si celano dietro alle missioni spaziali, nello specifico alla missione Apollo 17, ma anche dei retroscena del loro esclusivo viaggio alla NASA per recuperare il frammento di roccia lunare da esporre in occasione del tour didattico. Attraverso una presentazione accattivante e ben preparata, ci hanno illustrato le diverse fasi della missione, le molte difficoltà, ma anche le gioie e le soddisfazioni dell’ultimo equipaggio che è sbarcato sulla Luna, che includeva il geologo Harrison Schmitt,  colui che ha raccolto anche il frammento di Luna che abbiamo visto esposto.

Qual è il significato di questo evento? Quali ragioni hanno spinto questi due divulgatori ad impegnarsi in un intenso tour in Italia, per portare il frammento lunare di città in città?

Sarebbe stato più facile esporlo in un museo e dire a tutti gli italiani - venite a vederlo… - Invece abbiamo scelto di portare questo reperto e i tanti contenuti che lo accompagnano, direttamente tra le persone. Questo è Ti porto la Luna”. Queste le semplici parole di Luigi Pizzimenti, tra le altre cose anche curatore della sezione aerospaziale del Museo del Volo “Volandia” di Malpensa, che ci fanno meglio comprendere l’essenza stessa di questa iniziativa: il desiderio di divulgazione scientifica, di rendere partecipi le persone “comuni” di eventi che accadono molto lontano da loro, ma al contempo molto vicino: eventi che, senza che ce ne rendiamo conto, arricchiscono l’intera umanità di nuove conoscenze, nuove scoperte, nuove tecnologie. Proprio la divulgazione diventa strumento essenziale per portare almeno una piccola parte di queste conoscenze anche a coloro i quali, altrimenti, non ne avrebbero accesso.
Analizzando le fasi della missione, gli aspetti tecnici ad essa connessi e i contributi di ciascun membro dell’equipaggio, Paolo Attivissimo, autore del libro “Luna? Sì, ci siamo andati”, ha preso in considerazione anche il modo in cui le persone guardano alle missioni spaziali, le informazioni che ne ricavano, e, nello specifico, al modo in cui si mettono in dubbio determinate tappe raggiunte dall'umanità, come gli stessi sbarchi lunari.

Paolo Attivissimo e Luigi Pizzimenti subito dopo
la consegna del campione lunare.
Se riesco a sminuire queste imprese, mi sento meno piccolo”. È questa, secondo il giornalista, una delle motivazioni alla base della scarsa considerazione, o addirittura diffidenza, che molti riservano alle missioni spaziali. Se le informazioni sul reale svolgimento dei fatti fossero più accessibili e comprensibili, se il sapere scientifico fosse maggiormente diffuso e si conoscessero i molti frutti che ne derivano, forse le reazioni sarebbero diverse… qui si cela il fondamentale ruolo della divulgazione scientifica, strumento vitale per combattere una vastissima disinformazione.
E anche questo, fra gli altri, è uno degli obiettivi che l’Associazione Astrofili Imolesi da sempre si pone: cercare di offrire alle persone stimoli e informazioni per spingerli a conoscere di più su ciò che le circonda.

È stata un’organizzazione “lampo” quella che ha portato al concretizzarsi dell’evento “Ti porto la Luna”, una corsa contro il tempo, affrontata con la volontà di far vivere ai cittadini di Imola un’esperienza fuori dal comune. Gli sforzi sono stati ripagati da un successo che ha superato le nostre aspettative. Vedere il Teatro riempirsi a poco a poco è stato emozionante. Persone di tutte le età, alcune provenienti anche da territori limitrofi, hanno sfidato una serata di pioggia battente per venire ad ammirare dal vero un piccolo pezzo di Luna e per ascoltarne la storia. Un esito positivo che fa riflettere sul fatto che, nonostante i tanti impegni quotidiani e la mancanza di tempo, molte persone accolgano con entusiasmo queste occasioni di approfondimento, a riprova del fatto che anche l’azione e le iniziative organizzate da una piccola Associazione come la nostra sono in grado di regalare intense emozioni, di far vivere esperienze fuori dall'ordinario. Questa consapevolezza, ci rende, come soci, ancora più consci di ciò che possiamo fare; approfondire con metodo una nostra passione per offrire a noi stessi e agli altri stimoli e informazioni, rispondendo al bisogno di conoscere e di imparare che, in fondo nessun essere umano dimentica mai del tutto. Una necessità che può essere “sfamata” proprio con iniziative ed eventi che, anche solo per una sera, fanno avvicinare anche la persona più semplice alle meraviglie del cielo, all'esplorazione dello spazio e alla sua affascinante storia.


Simone Borsari
Socio AAI

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