giovedì 16 luglio 2009
La Via Lattea
Eccola.
In realtà, la foto non può rendere l'idea. Questo dettaglio, tra lo Scudo e il Sagittario, non ha speranza di rappresentare cosa voglia dire ammirare l'intera Via Lattea estiva (per noi...) allo zenith, anziché inchiodata all'orizzonte. Anche avendo quasi dritta negli occhi la luce dei lampioni, vedi un cielo popolato di stelle e di "nuvole bianche" solcate da trame scure. Pazzesco. Non oso pensare lo spettacolo che si avrebbe nel buio di un deserto.
La difficoltà nel ritrovare le costellazioni è una sensazione meravigliosa, dopo tanti anni di pratica che ne hanno reso il riconoscimento un automatismo. Non solo ci sono le stelle davvero mai viste prima: anche quelle note, in una posizione così inconsueta, ti traggono in inganno. E puoi tornare a perderti nella loro moltitudine, come quando avevi... 5 anni? Secoli fa.
L'immagine è stata realizzata da Sergio con la sua Canon 30D e obiettivo 18mm, integrando 10 pose da 15 secondi (a 1600 ASA) con DeepSkyStacker 3.2 - con sottrazione del dark frame e applicazione di un median filter. Rifinita con Photoshop per compensare la vignettatura.
Domani speriamo di fare meglio, inquadrando proprio il centro galattico, con più pose a sensibilità più bassa, per eliminare il rumore.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Raccontata così fa venire voglia di partire subito, solo andata! La foto poi... complimenti.
Posta un commento