domenica 12 ottobre 2014

Training per “soci attivi” all’AAI
Serata di osservazione del 5 ottobre 2014

L’AAI sta organizzando, su richiesta, di alcuni soci neofiti interessati a costituire un nuovo “gruppo attivo”, incontri finalizzati a comprendere come utilizzare l’osservatorio e i suoi strumenti in modo autonomo. In questo contesto, nella serata del 5 ottobre, si è tenuta una serata riservata ai soli soci in cui ci siamo dedicati all’osservazione, ma anche all’utilizzo degli strumenti.
Sono stati presenti diversi soci e alcuni ospiti e l’oggetto di osservazione della serata era costituito essenzialmente dalla Luna, forse il miglior oggetto esplorabile a distanza dalla Terra.
Inizialmente è stato organizzato da Luca un confronto fra diversi strumenti di osservazione: nello specifico un telescopio manuale di dimensioni ridotte, in dotazione all’osservatorio, e il telescopio principale. Abbiamo cercato di puntare il telescopio manuale verso la stella polare per cominciare l’osservazione metodica, su suggerimento di Luca, che però ha lasciato libera scelta sulla modalità di puntamento: in questo modo abbiamo potuto metterci alla prova su come risolvere un piccolo problema di puntamento. A questo punto abbiamo direttamente rivolto la nostra attenzione alla Luna, utilizzando il cercatore montato sul telescopio per migliorare la precisione dell’osservazione. Abbiamo iniziato ad osservare la superficie lunare, quasi in fase di luna piena, aprendo un dibattito su alcuni crateri di cui non si è compresa subito l’identità. Per fare ciò, siamo ricorsi alla mappa della Luna, presente in osservatorio, elaborando alcune ipotesi.
Nel frattempo siamo passati al telescopio interno, con specchio secondario montato per la modalità di osservazione Cassegrain. Abbiamo utilizzato anche il telescopio guida per poter identificare più facilmente una certa zona di osservazione. Ci è stato spiegato come sia necessario partire sempre da oculari a grande campo e a basso ingrandimento nell’osservazione, dal momento che, in questo modo, è possibile identificare meglio l’oggetto, o la parte dell’oggetto, a cui si è interessati. Nel puntare il telescopio, non siamo ricorsi all’inserimento delle coordinate di declinazione e ascensione retta bensì abbiamo mosso direttamente il telescopio “con meno precisione” vista la facilità insita nell’individuare l’oggetto in osservazione (la Luna). Tuttavia è stata ribadita l’importanza di prestare attenzione nel momento in cui si cambia la declinazione poiché, a causa del peso dello strumento, il movimento di inerzia può causare gravi danni alla strumentazione. Proprio per questo motivo è molto spesso consigliabile essere almeno in due nelle operazioni di puntamento con il telescopio principale, di modo che uno dei presenti possa muovere il telescopio mentre l’altro si assume l’incarico di bloccare e sbloccare la leva  del movimento in declinazione.
Inoltre Luca ci ha presentato alcuni video e immagini relative alla Luna e alle diverse missioni spaziali nella sala principale al piano terra. Ci siamo soffermati sulla spiegazione del fenomeno delle librazioni lunari, delucidazione che è stata particolarmente interessante, a mio avviso ben più interessante e chiarificatrice di quanto non lo sia stata la lezione sulle librazioni lunari al Liceo, quindi i miei personali complimenti a Luca per la sua spiegazione. Sostanzialmente si tratta di un fenomeno che deriva dai movimenti della Luna attorno alla Terra e dai moti di rotazione e rivoluzione della Terra: la compresenza di tutti questi moti genera l’effetto della librazioni lunari. Ma in questa sede non dirò di più: l’argomento potrebbe anche diventare oggetto di un nuovo articolo di divulgazione, perché no…
I soci AAI che volessero partecipare a queste iniziative sono invitati a comunicarlo al Consiglio Direttivo utilizzando i consueti recapiti.
Arrivederci alla prossima.

Simone Borsari
Socio AAI