mercoledì 25 marzo 2015

Eclissi di sole, time lapse


Terrazzo dell'osservatorio astronomico Alfio Betti, Imola.
Circa 800 scatti (e qualche imprevisto...)
Fuoco diretto rifrattore Vixen 100/1000 + filtro mylar alluminato su Pentax K10D.




sabato 21 marzo 2015

Cronache di una eclissi.

Riportiamo la testimonianza di Massimiliano Berti, socio AAI.

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11 AGOSTO 1999...

Avevo solo 10 anni quando vidi l'eclissi parziale sul cielo d’Imola.
Di quell'evento mi restano vividi ricordi, ma nessuna foto. 
Stavolta sarà diverso.

20 MARZO 2015

E’ mattina presto. Anzi prestissimo. La notte volge al termine e sono in corso gli ultimi preparativi: ricavare e montare i filtri in mylar per immortalare l’eclissi di Sole, che per noi italiani ancora una volta sarà (purtroppo) solo parziale.

Arriviamo in osservatorio con ampio anticipo sul il pubblico, previsto dalle 9 in poi.  
Prepariamo la cupola. Luca mi chiede come penso di voler osservare e fotografare l’eclissi, e mi propone di fotografare al fuoco diretto del rifrattore apocromatico con la mia Canon 700D, mentre lui userà la sua fotocamera per un altro esperimento. E’ doveroso riprendere e documentare l’evento… Mi sento carico e pronto!
Iniziamo ad allestire il tutto, il tempo stringe… Si avvicina il momento del primo contatto, ma il mio “battesimo” subisce subito una battuta d’arresto: l’anello adattatore per collegare la macchina fotografica al telescopio mostra del “gioco”. In poche parole non mantiene ben salda la macchina fotografica.
Per fortuna la grande esperienza di alcuni soci consente di trovare un rimedio.
Intanto i visitatori iniziano ad arrivare… Nel giro di pochi minuti numerose persone si radunano in cupola e sul terrazzo.

Alle 9:28 inizia l’eclissi, e partono a raffica anche le nostre riprese!
Mentre scatto, osservo il Sole: è affascinante vedere l’eclissi, osservandola al telescopio si nota bene come l’avanzare sia rapido. Lo stesso parere accomuna i visitatori che, in cupola e fuori, ammirano lo spettacolo.

Tante le curiosità e le domande da parte dei nostri ospiti. Ci chiedono dettagli su quali tecniche di ripresa usiamo, sugli strumenti che abbiamo in cupola, su quali appuntamenti offriamo al pubblico.  Tra una ripresa e l’altra riesco a dare qualche risposta.
Ci sono persone di tutte le età, anche ragazzi e bambini. Sono tutti incuriositi dal fenomeno in corso, ma anche, più in generale, dall’osservazione del cielo.



Mi sento protagonista di questo magnifico spettacolo naturale offerto dal Sole.
Alterno i momenti di ripresa all’osservazione, specialmente durante il momento di culmine del fenomeno (verso le 10:30), dopo il quale la Luna inizia a liberare il disco del Sole.

Mentre scatto le ultime foto, soddisfatto della giornata e dello spettacolo visto, il Sole torna infine alla normalità. Dovrò aspettare diversi anni per rivedere un fenomeno come questo. E servirà attendere il lontano 2075 per una eclissi totale (che sarà osservabile dal Nord-Est dell’Italia).
Con questo pensiero un po’ malinconico termina la mia mattinata, vissuta in Osservatorio in compagnia dei Soci più esperti e di altri “nuovi arrivati” come il sottoscritto. Raccolgo l’attrezzatura, salutando il gruppo, e ritorno alle faccende di tutti i giorni, felice di aver aggiunto ai miei ricordi anche questa bellissima esperienza.  
Spettacoli di questo genere, rari e magnifici, sarebbe bello averli più spesso. Però forse è proprio questo il segreto del loro fascino, l’elemento che li rende così speciali: l’attesa.

Grazie a chi ha condiviso con me questa giornata unica.

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Dettagli immagine: Canon 700D al fuoco diretto del rifrattore apocromatico (115 mm, f/7) corredato di filtro in mylar. ISO 200, posa 1/1328 s. Lo zoom mette in evidenza le macchia solare che, pochi istanti dopo, è scomparsa dietro il disco lunare. 

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mercoledì 11 marzo 2015

Eclissi di Sole del 20 marzo 2015

Cosa sarà visibile dall’Italia
Il fenomeno sarà visibile come eclissi totale esclusivamente da poche località nel “grande nord”, in particolare le isole Svalbard. In altre regioni del pianeta, tra le quali l’Italia, l’eclissi si verificherà in forma parziale.
Soltanto l’eclissi totale consente di ammirare la debole corona solare e ottenere “la notte di giorno”: nei pochi minuti in cui la luce del Sole è completamente bloccata dal disco lunare, appare il cielo stellato e l’orizzonte si trasforma in un crepuscolo a 360°. L’osservatore, in quel caso, si trova completamente immerso nell’ombra della Luna.
Una eclissi parziale come quella che osserveremo tra pochi giorni, invece, si concretizza unicamente nella “sparizione” di parte del disco solare, con una diminuzione della luminosità ambientale che spesso risulta difficile da percepire.

Simulazione: come apparirà il Sole da Imola alle 10:30 del 20 marzo 2015, in prossimità del momento di massima copertura del disco solare da parte della Luna. 



Quando e come osservare l’eclissi
Il disco lunare inizierà ad avanzare sul Sole a partire dalle 9:24. La fase centrale dell’eclissi, con la Luna che arriverà a nascondere il Sole per circa il 60% del suo diametro, si avrà alle 10:30 circa, dopo di che il Sole riprenderà a scoprirsi. Il fenomeno terminerà alle 11:43. Per osservare l’eclissi è indispensabile utilizzare filtri di protezione. La luce solare, soprattutto se osservata attraverso fotocamere, binocoli e telescopi, può danneggiare gli occhi in modo irreparabile, anche quando non si ha la sensazione di essere “accecati”. Sono dunque da evitare le soluzioni fai-da-te. Per la visione ad occhio nudo si può usare una maschera da saldatore, oppure si acquistano (anche presso i fotografi) appositi occhialini di cartone che montano filtri specifici; il costo è di circa 2-3 euro al pezzo. Filtri adeguati, in materiali come il mylar, devono essere posti anche davanti a fotocamere e binocoli (mai nell’oculare, sempre davanti agli obiettivi), seguendo le istruzioni che si possono reperire su Internet o presso i rivenditori.

Le prossime eclissi solari osservabili dall’Italia
Per osservare dall’Italia le prossime eclissi parziali di Sole dovremo spettare il 2020, quando però la copertura del disco solare sarà irrisoria, e poi il 2022. Il 13 luglio 2075 a Imola e dintorni si vedrà il Sole sorgere nel pieno di una eclissi anulare. Ancora più lunga sarà l’attesa per ammirare una eclissi totale di Sole: il 2 agosto 2027 la totalità lambirà Lampedusa, poi si passerà al 3 settembre 2081, quando il fenomeno attraverserà le regioni di Nord-Est.
Molte altre eclissi saranno però osservabili in altri paesi. L’elenco si può facilmente reperire in rete; citiamo come curiosità l’eclissi totale di Sole del 21 agosto 2017 che, quasi ad invitare i turisti, percorrerà un coast-to-coast degli Stati Uniti d’America.