sabato 10 gennaio 2015

Un asteroide per astroSamantha.



C'è tanta passione per il cielo, in questa notizia, ed è tutta passione italiana.
Raccontiamola dall'inizio. 


Maura Tombelli, presidente del Gruppo Astrofili Montelupo (di Montelupo Fiorentino), è la persona italiana che ha scoperto più asteroidi, ben 198, e in questa attività è la prima donna al mondo - escludendo le astronome di professione.
Un'attività che richiede competenza, costanza e impegno in dosi ragguardevoli, ma che evidentemente non ha mancato di produrre risultati per questa astrofila di alto profilo, accompagnata e coadiuvata da appassionati quali Daria Guidetti (che oggi è una astronoma ricercatrice presso l'INAF, ma che - la conosco personalmente e posso dirlo - va fiera delle sue radici astrofile).

Tra gli asteroidi "figli" di questa estenuante ricerca, 88 sono stati "battezzati" con un nome proprio, che è anzitutto prerogativa dello scopritore poter proporre e che una commissione internazionale deve approvare, appurando il decoro e i fondati motivi della nomina, secondo precise regole. Ad esempio, il nome deve essere costituito da un'unica parola. 

La Tombelli ha già omaggiato personaggi di spicco quali Piero Angela e Margherita Hack, così come ha dedicato un asteroide anche alla propria città e, come è giusto, ai propri cari.
Ora ha ottenuto l'assegnazione del nome (15006) Samcristoforetti per l'asteroide 1998 DZ32, un oggetto della fascia principale scoperto il 27 febbraio 1996 dalla Tombelli e dal suo maestro Giuseppe Forti (astronomo di Arcetri scomparso nel 2007) utilizzando il telescopio di Cima Ekar. 

La motivazione proposta, approvata dalla Commissione Internazionale IAU di Cambridge, è la seguente:<< Samantha Cristoforetti (b.1977) became the first Italian female astronaut on 2014 Nov. 23, performing a set of science experiments onboard the International Space Station >> (Samantha Cristoforetti - nata nel 1977 - il 23 novembre 2014 è divenuta la prima astronauta donna italiana a svolgere una serie di esperimenti scientifici a bordo della Stazione Spaziale Internazionale). 

Complimenti a Maura per aver ottenuto questi brillanti risultati e per la sua scelta di onorare una professionista come Samantha Cristoforetti (come da lei riportato, su suggerimento di Claudio Casacci di Thales-Alenia spazio). 

Ora attendiamo che la nostra astronauta, che è già stata informata di questo riconoscimento, torni sulla Terra, sperando possa incontrare chi ha scelto di dare il suo nome a una immortale scheggia di cielo. 

[Immagine: dati e parametri orbitali, JPL Solar System Dynamics - http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi#top ]
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martedì 6 gennaio 2015

Il più grande mosaico di Hubble

Robert Gendler, un nome non certo nuovo agli appassionati di fotografia astronomica, ha contribuito alla realizzazione del più ampio collage di immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble.


Il mosaico, che combina 411 "piastrelle" (7.398 esposizioni!) ammonta ad un totale di 104.014x37.157 pixels, pertanto il file arriva a "pesare" ben 9 GB!
Raffigura circa 1/3 della galassia di Andromeda e consente di distinguere individualmente ben 117 milioni di stelle.

Seguendo questo link sarete portati al sito web dove si trovano l'immagine (disponibile a varie risoluzioni ridotte) e alcuni riquadri ad alta risoluzione - circa il 30% dell'originale - per poter ammirare il livello di dettaglio contenuto nei riquadri originali. E' presente anche un video che illustra come sono avvenute le fasi di analisi e composizione delle 411 "piastrelle".

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sabato 3 gennaio 2015

Cosa ci attende per il 2015?



L'anno appena iniziato promette di essere molto interessante per gli appassionati dell'esplorazione spaziale (immagine: rappresentazione artistica della missione "New Horizons" - credits: NASA).
In proposito invito a leggere l'articolo scritto da Matteo Carpentieri su astronautinews.it, del quale riporto un breve estratto.

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Protagonisti saranno soprattutto due pianeti nani: a marzo vedremo per la prima volta da vicino Cerere, il pianeta nano più vicino alla Terra e l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi. Il misterioso corpo celeste verrà raggiunto a marzo dalla sonda della NASA Dawn. Dawn entrerà in orbita intorno a Cerere il 6 marzo e passerà i mesi successivi a studiare il pianeta e ad abbassare progressivamente la propria orbita fino a raggiungere, a dicembre, la low altitude mapping orbit, alla quota di 375 km.
Un’altra sonda della NASA, New Horizons, si occuperà invece di svelare i misteri del pianeta nano più famoso, Plutone. La sonda si è risvegliata recentemente per l’ultima volta dall’ibernazione, modalità in cui ha passato gran parte dei quasi nove anni di viaggio fino ad oggi. Il 6 gennaio New Horizons comincerà la prima fase della sua missione scientifica che culminerà il 14 luglio con il passaggio ravvicinato a 13700 km di distanza da Plutone. La missione continuerà comunque per tutto l’anno, dopo di che il team di New Horizons comincerà i preparativi per l’incontro con un altro oggetto della fascia di Kuiper.
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