venerdì 23 novembre 2012

Maya e fine del mondo: non è una bufala indolore

Si avvicina la fatidica data del 21 dicembre, ma i più furbi stanno già ritrattando e fanno slittare a febbraio 2013 la presunta fine del mondo (così si mantiene il mercato ancora per un po'...).

Chi affronta razionalmente le "informazioni" che circolano in rete può anche sorridere del fenomeno mediatico scatenato dalle presunte profezie (in tutte le loro variopinte declinazioni).
Sfortunatamente, c'è poco da ridere: esistono persone ansiose e sensibili che possono accusare problemi anche gravi a fronte di queste bufale, ben oltre il mero spreco di denaro speso per acquistare libri di sedicenti esperti (o improbabili kit di sopravvivenza).
Ne volete un esempio?

Leggete l'ottimo articolo di Emilio Sassone Corsi, pubblicato oggi nella newsletter dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.

Se il terrore scatenato da queste assurdità dovesse arrivare a mietere vittime, di chi sarà la colpa?
La follia che si alimenta nei soggetti più deboli può diventare pericolosa: decine di persone particolarmente impressionabili decisero, nel 1997, di uccidersi per raggiungere gli alieni che, secondo il folle che li guidava, si trovavano sulla cometa Hale-Bopp (qui c'è un articolo). Sembra incredibile, eppure è accaduto davvero.

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